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martedì 24 febbraio 2009

Aspettando il Manchester…

Io sono nata nel 1983 e chi conosce un po’ di storia calcistica saprà che non ho ancora visto la mia Inter vincere la tanto ambita Coppa dei Campioni, ma in compenso ho assistito a ogni genere di trionfo internazionale del Milan.
Mio padre, invece si, ma era talmente piccolo, in quel lontano 1965, che non ricorda nulla di quel momento felice! Un giorno però, avendo capito che avevo deciso di tifare Inter e che la mia fede cresceva sempre di più, si sentì in dovere di raccontarmi qualche triste episodio della Beneamata in Coppa dei Campioni. Mi disse: “Perché tu sappia cosa abbiamo già passato noi genitori interisti e perché voi giovani vi facciate forza per il futuro”.
Questa squadra è capace di tutto in fatto di eliminazioni precoci e da qui l’ironia degli altri tifosi sull’interista che il mercoledì sera è sempre libero per andare in pizzeria o al cinema.
In compenso nessuno in questi anni, ha imparato a sopravvivere alle pazzie della propria squadra e agli sfottò dei tifosi avversari, meglio dei tifosi interisti. La condizione del tifoso interista, col passare del tempo si è fatta drammatica: è diventato un fenomeno nazionale, un fenomeno sociale, è diventato oggetto di discussione non solo nei bar sport. E comunque il tifoso interista ci ha messo la fermezza, la perseveranza, l’amore e la fedeltà, nonostante tutto.
Quando uno accumula dentro questo tipo di vissuto è normale che partecipi con trasporto un tantino esagerato alle avventure della sua squadra nelle competizioni internazionali. E se la squadra va avanti e si avvicina ai quarti, le aspettative crescono, fino al punto di pensare che finalmente è l’anno buono!
Io credo che sia arrivato il momento di sfatare l’idea che essere interisti è brutto, l’Inter non è un mestiere, ma una questione di adesione completa, di fede, di divertimento autentico e sincero. Il mio è un amore folle, e siccome di chi si ama si deve amare tutto, dell’Inter amo pure i suoi difetti….
E comunque si sa, il calcio è così strano e la palla così rotonda, che finché c’è vita c’è speranza. L’importante è mantenere i nervi saldi e meditare quotidianamente sulla precarietà dell’esistenza: siamo appesi a un filo e l’eliminazione può arrivare per tutti in qualsiasi momento...

Forza ragazzi!
Giovanna Iacono

lunedì 16 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 24°a giornata)

IL PUNTO BIANCONERO:
"La fortuna aiuta gli audaci... e chi gli da una MANO"
C'erano una volta i derby di Milano... quelli che non importava la posizione in classifica delle rispettive squadre... ed il risultato lo faceva chi ci credeva di più... C'erano una volta i pazzi derby dove i risultati venivano stracambiati in pochi istanti... c'erano una volta quei derby dove le bastonate erano poi difficili da digerire... c'erano quei derby... Ieri c'è stata solo l'Inter.
Vittoria meritata quella nerazzurraper la superiorità mostrata in campo... vittoria macchiata però dal gol di Adriano, che con una mano raddrizza la traiettoria del suo colpo di testa e spiana la strada alla vittoria nerazzurra. Gol assolutamente da non convalidare, ma stavolta la dea bentata aiuta Mourinho.
Nel Milan si vede solo Ronaldinho, che costruisce e crea il gol di Pato e tutte le azioni rossonere. Ma l'assenza di Kakà si sente e come. (Peccato che il duo brasiliano non riesca a lavorare bene assieme!).
Inter a + 9 dai bianconeri fermati in casa dalla Samp-Sfortuna-Doria.
90 minuti di completo dominio juventino, che si trovano già a rimontare dopo 10 minuti il gol dell'1 a 0 siglato da Pazzini, magicamente servito da Mago Antonio Cassano, che con il palo scheggiato nel secondo tempo, crea le uniche due azioni doriane di tutta la partita.
Su 15 vere occasioni gol create dalla Juve, il risultato è di un solo gol, quello di Amauri, accompagnato da 4 legni, due a testa per Nedved e Del Piero.
Juve 1 - Cassano & dea Fortuna 1.
Campionato a quanto pare chiuso. Così i fari sono tutti puntati sulla lotta Champion. Genoa - Fiorentina, sotto una pioggia di gol, 3 dei liguri e 3 del rumeno, regalano le ultime emozioni a questo matto campionato.
La Roma cade a Bergamo sotto i colpi di un mai vecchio Cristiano Doni.

Quindi è davvero tutto finito? Scudetto già sotto i colori neroazzurri?
Io ci credo ancora... la speranza si sà... è l'ultima a morire.
Ci vediamo al Barbera
settore ospiti, fila 7 posto 13
Davide Francesco Fragapane

IL PUNTO NERAZZURRO:
"E se ne va… la Capolista se ne va…"
Cominciamo dalla brusca frenata in classifica della Signora che pareggia in casa con la Samp. E’ Pazzini a portare i suoi in vantaggio, ispirato da un brillante Cassano. Tre le traverse colpite da Nedved e da Del Piero. La porta avversaria era davvero avvolta dagli spettri? No, ha ragione Francesco Treseghè a dire che non c’è Juve senza Del Piero!!! Amauri non si fa intimorire dai fantasmi e mette dentro il gol del pareggio. Roma travolta in casa in sette minuti dall’Atalanta di Capelli e Doni, 3-0. A Genova i padroni di casa non conservano il vantaggio sulla Fiorentina che rimonta i tre gol subiti. Ma al Mutu show segue il dramma fuori dallo stadio e ancora una volta una giornata sportiva rischia di trasformarsi in tragedia. Il tifoso genoano travolto dal pullman dei viola, fortunatamente, è fuori pericolo. E’ crisi profonda per il Napoli che pareggia in casa con il Bologna ed esce dal campo di gioco accompagnato dai fischi del San Paolo. Finiscono in parità anche Siena-Udinese, Lazio-Torino e le gare disputate dalle siciliane: il Palermo si fa notare solo in un occasione con Cavani e il Catania di Zenga è beffato un’altra volta in extremis. Ancora una volta bene il Cagliari che batte il Lecce per 2-0.

E adesso lasciatemelo dire che non ce n’è per nessuno. Chi parlava di rimonte e agganci, ha dovuto ricredersi di fronte alla superbia dell’Inter. E’ stato un super derby quello disputato ieri a S. Siro. Inter che si fa notare da subito con Stankovic, ma il miracolo di Ambrosini, salva la porta milanista. E’ l’Imperatore Adriano a siglare l’1-0 e Abbiati è costretto ad inchinarsi al suo cospetto. Un guizzo di Stankovic, porta l’Inter al 2-0. Nella ripresa si infiamma il derby: Ronaldinho si fa notare come al solito, bello il suo doppio passo, ma non riesce a concedere ai tifosi nessun giro di samba; una distrazione della difesa interista porta Pato a siglare il 2-1. Sarà colpa del gol annullato per fuori gioco a Pippo Inzaghi, del muro alzato da Mourinho con Burdisso, Vieira e Maxwell e delle prodezze di Julio Cesar… Sarà! Ma il Milan non riesce ad agganciare i cugini. Mourinho dimostra di sapere il fatto suo e i suoi dimostrano la loro superiorità. Intanto l’Inter guarda dall’alto della classifica la Signora e i Cugini milanesi. Lo scudetto è prenotato… C'è grande attesa per la sfida con il Manchester… Che l’anima di Facchetti ci assista ancora una volta!

Dalla Capolista è tutto.

Giovanna Iacono

lunedì 9 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 23°a giornata)
IL PUNTO BIANCONERO:
"A Porte Chiuse"
Ventritreesima giornata all'insegna dei numeri 1.
Il numero 1 è quello sulla maglia di Sebastian Frey, che con una serie di interventi decisivi, lascia inviolata la porta viola, permettendo così alla squadra di Prandelli di ottenere un importante vittoria contro una Lazio, che certamente avrebbe meritato molto di più. Il gol di Gilardino e le prodezze di Frey portano così la Fiorentina ad agguantare il 4°posto.
Il numero 1 è quello sulla maglia di Super Gigi Buffon, che finalmente dopo un lungo stop ritorna a volare tra i pali bianconeri. Alle magie del portierone nazionale si uniscono i gol di Iaquinta e Poulsen a confezionare il 2 a 1 finale sul Catania. Una trasferta molto sudata quella dei bianconeri, che riescono a portare a casa i tre punti dopo aver giocato quasi tutta la partita in 10, dopo l'espulsione di Vincenzo Iaquinta, che in soli 120 seconti raccoglie 2 gialli, il primo per l'esultanza dopo aver segnato il gol dell'1 a 0 juventino, il secondo per un giudizio abbastanza duro dell'arbitro Morganti per un suo fallo a metà campo. Il pareggio del Catania arriva 40 minuti dopo il vantaggio degli ospiti e a siglarlo ci pensa Morimoto. Passano altri 40 minuti e a portare ad una ormai inaspettata vittoria ci pensa Poulsen, che approfitta della torre di Amauri e del liscio di Terlisci... ops... scusate... Terlizzi, e infila la palla nella porta dei padroni di casa.
Catania che in fin dei conti ha molto da recriminare: oltre ad una sconfitta non meritata c'è anche da aggiungere un fallo di mano di Marchionni in area bianconera sul punteggio dell'1 a 1.
Juve che invece si riprende il 2°posto, dopo lo stop del Milan in casa contro la Reggina.
Male il Genoa, che si presenta irriconoscibile all'Olimpico di Roma e torna a casa con tre sberle giallorosse, senza più il quarto posto e con una quinta posizione a pari punti della sua stessa "omicida" Roma.
Nel posticipo il Palermo si impone in casa sul Napoli, che dopo essere stata cacciata dalla zona Champions, adesso è fuori pure dalla lotta per la zona Uefa.
Una giornata per la terna arbitrale tuttosommato non male. Oltre agli errori sul campo del Catania, c'è però anche da ricordare un gol regolare annullato a Seedorf nell'anticipo di sabato.

Ma si sa che il calcio è umano...
Come ci INCANTIAMO davanti le magie di questi "esseri umani", che con un pallone ci fanno gioire...
Così ci INCA...ZZIAMO davanti agli errori di questi "esseri umani", che con un fischietto macchiano qualsiasi vittoria.
Il pallone gira... il fischietto pure...
ditelo a Mourinho... che forse si sta accorgento solo adesso di essere in Italia...
Aspettando il derby di Milano
Davide Francesco Fragapane

martedì 3 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 22°a giornata)
IL PUNTO BIANCONERO:
"Chi di Kakà ferisce... di Kakà perisce"
Wanted! Cercasi disperatamente la difesa della Juventus, dispersasi sabato sera nel gelo dell'Olimpico di Torino.
Alcuni spettatori dichiarano di averla vista scendere in campo e di averla poi persa di vista dopo il fischio d'inizio dell'arbitro. In caso di ritrovamento segnalare la sua presenza ai giocatori del Cagliari: Biondini, Jedà e Matri, i quali ringraziano fortemente per la libertà loro concessa nelle occasioni in cui sono andati a rete.
Così l'unica meraviglia regalata dal sabato sportivo è la perla di Quagliarella cucita al San Paolo, contro un Napoli che ormai sembra aver perso il gusto della vittoria anche all'interno delle proprie mura.
Arriva la domenica e i nemici interisti sentono il profumo del tricolore ancora più vicino, aspettando il Torino in casa, si vedono già a più nove a scrivere la parola fine a questo matto campionato: il Torino invece c'è, l'Inter no. Un super Sereni da una parte, e un divertente Quaresma dall'altra, contribuiscono all'1 a 1 finale. Pareggio che rincuora gli animi juventini, e non solo.
Nel posticipo, il Milan sempre più brasiliano, di Kakà e Pato, surclassano con un secco 3 a 0 la Lazio e scavalcano la Juve, accorciando il distacco dalla capolista Inter a -6.
Molla la Roma la rincorsa al 4° posto, sempre più consolidato dal Genoa di Gasperini. Bene la Fiorentina, che ritrovando Mutu, ritrova il gioco, i gol e la vittoria.
Mutu, Milito, Ibrahimovic, Pato, Kakà, Del Piero e Totti... a voi la parola finale!
... e l'uomo da 28 milioni di euro?
La trivela di Quaresma, che ha regalato tante gioie ai tifosi interisti, andrà a divertire il pubblico del Stamford Bridge, e ce lo ritroveremo noi agli ottavi di Champions... sapendo come è andata a finire agli ex "falliti" dell'Inter... ho già paura!
Quaresma a parte, la squadra di Mourinho non mollerà tanto facilmente. Potete scommetterci! (ops!... meglio non parlare di scommesse!)
da -7 questo è tutto
Davide Francesco Fragapane
(Treseghè)
IL PUNTO NERAZZURRO:
"Matriii" chi Juve!!!!!!!!!!!!

Da giornate come queste ti aspetti due successi facili di Inter e Juve e magari un passo falso del Milan. Ti aspetti che la Juve con il ritorno di "Alex" ne fà 5 al Cagliari, perché con Alex "è tutta n'antra cosa" (propio come dicono i Belgitani). Ti aspetti che Ibra alla sua 100 in A segni e faccia vincere l'inter. Ma il calcio è strano, ed è proprio da queste giornate che capisci quanto sia bello, emozionante e con nulla di scontato... certo tutto questo da quando non c'è Moggi!

Emozionante come l'Inter, la Pazza Inter. Nella domenica del possibile allungo si ferma di fronte ad un ottimo Torino, anzi ad un ottimo Sereni! La squadra di "Mou" attacca per quasi tutta la partita trovando si la porta, ma anche il portiere granata. Novanta minuti da cardiopalma, ma alla fine il Torino riesce a portare a casa un pareggio preziosissimo e ahimè l'Inter allunga a +7. Nonostante il pareggio i nerazzurri fanno vedere un ottimo calcio, come in ogni partita... si perché anche se noi tifosi interisti non ce ne accorgiamo, ogni partita è uno spettacolo. Provate a fare la differenza con una squadra a caso, per esempio... LA JUVE. Mi fanno simpatia quei tifosi bianconeri che vedendo o un tacco o un passaggio di Del Piero lo innalzano a "Poeta" e lo vantano per settimane intere. Un tifoso interista non bada a queste cose (sbagliando), perché se si deve mettere a elencare le magie di Ibra, le cavalcate di Maicon, le incursioni di capitan Zanetti, i recuperi lampo di Cordoba ecc... non finisce più. Oppure quei tifosi bianconeri che all'indomani della "vergognosa" prova contro il Cagliari cosa fanno??? Hanno il coraggio di criticare Quaresma e la sua "trivela", oppure esultare al gol di Bianchi, come se sabato è già dimenticato, come se l'inter non fosse più a -7, come se si trovassero al 2° posto... si dimenticavo, il Milan vincendo all'Olimpico scavalca la Juve. Ma soprattutto adoro quelli che, dopo la prova di maturità dimostrata sabato, sono convinti che gli ottavi di finale di Champions saranno una passeggiata... contro il Chelsea di Quaresma!... un Esame di Coscienza a volte non fa male...

Con Affetto
Davide Miccichè