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giovedì 6 maggio 2010

Sarà che la tua vita è tutta un dieci…


Sei nato alle 10:10, a 10 mesi pesavi già 10 chili, abitavi al 10, eri proprio un bambino tranquillo.

A scuola? Beh li avevi tutti dieci. Addirittura la tua amata Ilary ti ha scelto tra altri dieci.

Ma se davanti la TV con un leggero sorriso ironico posso far finta di credere a tutto ciò, non posso credere che hai pure imparato a contare fino a 10 prima di fare determinate cose…

Caro Francesco Totti,

è un tuo ex ammiratore che ti scrive, diciamo che ammiratore è una parola grossa, ma la diamo per buona. Non posso non ammettere che tu sei stato un modello e un esempio del calcio italiano, un uomo e un giocatore che noi tutti, bambini e non, speravamo un giorno di diventare. Poi vabbè la vita ci immette in strade diverse e varie,e si sa, non tutti diventiamo dei calciatori, ma dopo ieri sera sono contentissimo di non esser diventato un calciatore perché magari in testa avrei avuto te come modello…

Oh tu Caro Pupone, prorio tu. Tu che con il tuo cucchiaio hai fatto sognare 56 milioni di Italiani agli europei del 2000, tu che con i tuoi stupendi gol hai fatto piangere mezza seria A, tu che sei un incubo per i Laziali, tu che ai mondiali del 2006 con quel rigore hai fatto tremare la terra e quasi prendere un infarto a Caressa.

C’era una volta un campione che adesso non c’è più…

Inter- Roma , finale Tim Cup 2010, minuto 86’, Roma sotto di un gol, ancora 4 minuti da giocare, clima tesissimo, basterebbe una piuma per scatenare la terza Guerra Mondiale. La partita si avvia al termine, prende la palla Balotelli, ragazzino con un carattere molto particolare, tu Pupone, prendi la rincorsa e gli scaraventi un calcio che( scusate il mio esser di parte) permette a Materazzi di diventare un angelo del calcio, sedersi accanto a Dio e giudicare i buoni e i cattivi.

Tu no! Un capitano non deve e non può fare queste cose. In situazioni del genere devi prendere in mano la squadra , farla ragionare, farla calmare, prendere il pallone e dirigere il gioco, correre.Devi essere un esempio per i tuoi e per tutto il mondo che ti sta guardando. Devi essere la bellezza del campo…devi essere il capitano, devi essere un 10.Un gesto del genere, scaturito da una provocazione o no, non ha giustificazioni.

Che diremo a tutti quei bambini che ieri sera ti guardavano in Tv? A tutte quelle persone che guardando le tue pubblicità ti prendono come esempio? A tutti quei Romani e non che ti vedono come Re?... Ai giudici l’ardua sentenza.Mi sa che in Tv hai detto una grossa bugia caro Francesco, tu non sai contare fino a 10…

J.Zanetti, Maldini, Del Piero, CAPITANI VERI!

Davide Miccichè

martedì 29 dicembre 2009

TORNEO NATALIZIO DI CALCETTO

CALENDARIO PARTITE
1°a giornata
Girone A: BARCELLONA - LED ZEPPELIN 4 - 3
Girone B: BERLUSCONI - TARTAGLIA F.C. 7 - 5
2°a giornata
Girone B: S.A.P. - TARTAGLIA F.C. 9 - 11
Girone A: BARCELLONA - RAFFADALI 10 - 7
3°a giornata
Girone A: LED ZEPPELIN - RAFFADALI 9 - 4
Girone B: S.A.P. - BERLUSCONI 2 - 11

CLASSIFICA PROVVISORIA
Girone A
1. BARCELLONA punti 6 part. 2 gol f. 14 gol s. 10
2. LED ZEPPELIN punti 3 part. 2 gol f. 12 gol s. 8
3. RAFFADALI punti 0 part. 2 gol f. 11 gol s. 19

Girone B
1. BERLUSCONI punti 6 part. 2 gol f. 18 gol s. 7
2. TARTAGLIA F.C. punti 3 part. 2 gol f. 16 gol s. 16
3. S.A.P. punti 0 part. 2 gol f. 11 gol s. 22


SEMIFINALI
Domenica 03-01-2010
ore 15.30 BERLUSCONI - LED ZEPPELIN 8 - 5
ore 16.30 BARCELLONA - TARTAGLIA F.C. 2 - 2 (2 - 5 a.t.s.)

FINALE
Martedì 05 - 01 -2010 ore 20.30
BERLUSCONI - TARTAGLIA F.C. 4 - 7


lunedì 17 agosto 2009

U Marchisi fa bottino...

Si è svolta ieri sera la finalissima del torneo di calcio a 5 di Santa Elisabetta.
A portarsi il titolo di Campioni Sabettesi è stata la squadra "U Marchisi & Co.", che hanno battuto 7 a 5 i "Galacticos", in una finale tesa e in bilico fino all'ultimo.
Ecco i componenti della squadra vincitrice "U Marchisi & Co.":
Pedalino Alessandro, Sicorello Vincenzo, Fragapane Vincenzo, Stuto Damiano, La Porta Vincenzo, Milioto Francesco e Lattuca Salvatore.
Questi invece i componenti dei "Galacticos":
Sicurello Angelo, Fragapane Luca, Fragapane Roberto, Miccichè Salvatore, Marsiglia Francesco, Bruno Raimondo e Bruno Giuseppe.
Al termine dell'evento sono stati assegnati, oltre al trofeo per il primo e secondo posto, anche altri premi indivudali.
A premiare sono stati il Sindaco Emilio Militello e l'assessore allo sport Giuseppe La Porta che hanno collaborato alla realizzazione dell'evento.
Per l'onestà dimostrata e per il suo comportamento corretto, ha ricevuto la coppa "Premio Fair Play" Fragapane Roberto.
Per il gioco di alto livello nonostante la tenera età, ha ricevuto il premio di "Miglior Giovane" Rizzo Giulio.
Per la sua decisiva prestazione in finale, che ha consentito la vittoria del titolo alla propria squadra, ha ricevuto il premio "Miglior Portiere" Pedalino Alessandro.
E infine, nonostante l'amaro in bocca per la sconfitta, ha ritirato il premio "Miglior Giocatore" il solito Bruno, che anche ieri ha dato prova di essere il numero uno in assoluto.
Complimenti infine ad Agostino Milioto che per l'ennesima volta è riuscito ad organizzare un ottimo torneo dove i veri vincitori sono stati il bel gioco e la correttezza.
Al prossimo Evento...

martedì 19 maggio 2009

..."UNO TITULI..."


Ancora Inter, ancora scudetto, ancora Ibrahimovic.....E' questa la sintesi della stagione che si sta per concludere. Con 3 giornate di anticipo l'Inter si laurea Campione D'Italia per la 17 ma volta ai danni di Milan e Juve, anche se il fiato sul collo ai nerazzurri lo hanno fatto sentire poco, anzi per niente.
Una cavalcata straordinaria dell'inter, scrive la Gazzetta dello Sport, quando serve non sbaglia. Una stagione non perfetta ma quasi, perchè a macchiarla c'è il Manchester...
E' stata in tutto e per tutto la stagione di Ibrahimovic, mai così trascinatore di una squadra che ha avuto e ha bisogno di lui. 22 gol contro i 17 dell'anno scorso, 32 presenze contro le 26 precedenti, 13 volte migliore in campo, firma il primo gol contro la Sampdoria e l'ultimo contro il Siena. Una squadra che non può fare a meno di lui, ma il prossimo anno lo deve pur dimostrare in altre circostanze.
E' stato l'anno del Grande "Mou", confermatosi campione a primo anno di serie A, uno dei pochi a farlo. E'stata la sua scommessa vinta contro tutto e tutti, contro chi lo odia e a favore di chi lo ama, il personaggio dei personaggi, il più grande tra i grandi e soprattutto l'innovazione che la Serie A cercava. Ha dato duro lavoro a tutto il mondo della tv, ma alla fine si è dimostrato il migliore nel suo campo, coronamento che verrà consolidato solo con la vittoria della champions.
Uno scudetto messo in cassaforte già da tempo dal numero 1 dei numeri 1: "Ave Julio Cesar", anche quest'anno il meno battutto della serie A. Decisivo nelle partite che contano, Julio si è dimostrato il portiere più forte della massima serie.
Lo scudetto del capitano, il capitano Javier Zanetti, sempre presente e sempre pronto a dare una mano alla squadra, 35 presenze su 35, come la sua età, CAPITANO VERO.
L'anno degli incontenibili Cambiasso, Chivu, Cordoba,Stankovic che i tifosi bianconeri ahimè rimpiangono, Muntari che i tifosi Bianconeri ahimè....Crespo etc....ma soprattutto è stato l'anno dei Baby-Campioni Balotelli e Santon, uno il genio ribelle che ha regalato ai tifosi nerazzurri perle indimenticabili e l'altro l'ultimo frutto raccolto dal vivaio, 12 presenze di fila e grande carattere dimostrato in partite importantissime( vedi Manchester).
Una stagione indimendicabile, troppo strapotere fisico e tattico, ma soprattutto la mancanza di rivali veri. Juve e Milan non sono state all'altezza della situazione, troppo poco gioco e troppa poca continuità.
Una stagione macchiata soltanto dall'UNICA scommessa persa da Mourinho, Ricardo Quaresma, troppo poco tempo per lui, e dalla notte di Manchester in cui l'Inter è uscita dalla Champions si ma con TESTA ALTA, una sfida giocata alla pari ma purtroppo arrendendosi contro i Campioni d'Europa.
Un 17mo scudetto dedicato soprattutto a Moratti che lo festeggia il giorno del suo 64 compleanno, l'uomo più odiato dai tifosi avversari forse perchè è l'unico presidente che amministra con il cuore e non per interesse. GRAZIE PRESIDENTE!...
Archiviati i festeggiamenti si dovrà pensare al nuovo anno, rinforzare un organico già forte, e soprattutto, oltre allo scudetto, si deve puntare a quella coppa che manca da più di 4o anni.....e poi si che non parlerà più nessuno....ZERU TITULI!......

Davide Miccichè

mercoledì 25 marzo 2009

Revolution...


C'era una volta il favoloso calcio italiano, calcio splendido e allo stesso tempo difficile tanto da essere considerato il campionato più bello del mondo.
I favolosi anni di Maradona, Zico, Platini, Van Basten e Ronaldo capaci di portare in Italia coppe campioni, palloni d'oro e coppe uefe...
Il favoloso anno delle tre semifinaliste in champions, dell'euro derby e della finale tutta italiana del 2003 e il favoloso mondiale 2006 sono ormai vecchi ricordi...
C'era una volta un sogno italiano che ora non c'è più.
Lo scandalo di calciopoli, la batosta agli europei 2008 e la sfortuna in champions che ci perseguita da anni hanno contribuito a distruggere quel modello perfetto di sistema calcistico che con tanto sacrificio l'italia era riuscita a mettere in piedi.
Si sono fatte 1000 presupposizioni su quale sia stata la vera causa di questa crisi e molti si sono fermati al solo problema economico, ma non credo che si possa affermare ciò, e come se qualcuno ci indicasse la luna e ci fermassimo a guardare il dito.
Credo che il vero problema stia nei giovani e nel pubblico.
Facciamo un esempio con il Manchester united: quando i Red Devils acquistarono nel 2003 per 12,23 milioni di sterline Cristiano Ronaldo nessuno si sarebbe immaginato cosa questo fenomeno portoghese potesse diventare. Nella prima stagione in Premier Leagle colleziona 29 presenze e appena solo 1 gol, ma ciò non ha cambiato il suo futuro. Grazie alla grande personalità di Sir Alex Ferguson che lo tutela e lo fa maturare Cristiano Ronaldo diventerà il miglior giocatore al mondo. Sicuramente anche lui avrà sbagliato le sue partite, vi ricordate la semifinale di champions Milan-Manchester? Il futuro pallone d'oro Kakà annientò a suon di gol il rivale portoghese, ma con ciò nessuno parlò di un Ronaldo-Flop o di un giocatore non all'altezza del palcoscenico europeo.Tutto ciò perchè?
Forse perchè dobbiamo inchinarci al calcio inglese, o per meglio dire alla visione del calcio in inghilterra.
Lo si vede già dentro gli stadi senza barriere, con i tifosi a tu per tu con i loro campioni che vanno allo stadio per vedere uno spettacolo, non importa se a farlo sarà la squadra del cuore o la squadra avversaria, se giochi bene l'applauso è assicurato. Calcio visto come passione intramontabile, dove il pubblico assume il ruolo del 12° in campo e che abbracciati cantano l'inno della propia squadra.
In Italia???...beh la favola è un pò diversa...
In Italia lo stadio è visto molto diversamente, sono come dei carceri, basti pensare al settore ospiti del "Barbera" che più somiglia ad una gabbia per cani randagi che ad una curva. Un pubblico che si è il 12° uomo in campo, ma della squadra avversaria. Un calcio fatto di parole, interviste pre-gara, gara e post-gara(Luciano Spalletti), in cui è più importante il gossip che il calcio stesso giocato.
Una società calcistica che non accetta le critiche e che critica chi invece può portarla di nuovo in alto, chi ha già portato in alto qualcosa.
Abbiamo toccato propio il fondo e forse è arrivata l'ora di rimboccarci le maniche e ricominciare.
Bisogna prendere spunto dalle belle favole di Genoa e Cagliari che meglio esprimono in italia il modello inglese e soprattutto dare spazio ai nuovi talenti, un pò come ha fatto il Manchester con Ronaldo.
La nuova politica di Inter e Juve sta cominciando a dare i suoi frutti(vedi Balotelli e Santon da una parte, Giovinco e Marchisio dall'altra)...chissà sia l'inizio di una nuova era...
Davide Miccichè


mercoledì 4 marzo 2009

Pensa prima di sparate... minchiate!

Al Signor Josè Mourinho,

a quanto pare il mio disprezzo verso la sua persona ha trovato forte conferma nelle parole da lei esposte nella conferenza stampa di ieri.

Ma d'altronde lei è l’allenatore perfetto di quest’Inter, che vede il calcio come uno sport non di emozioni ma di soli trofei.

Lei vergognosamente ieri ha parlato del Milan affermando che una squadra di fenomeni non può rimanere un anno senza trofei.

Scusi signor Mourinho, ma forse si dimentica che la squadra di via Turati negli ultimi 25 anni ha vinto più trofei che l’Inter in tutta la sua storia. Forse si dimentica che questa squadra poco più di un anno fa si era laureata Campione del Mondo (e voi interisti non uscitevene con le solite frasi “beh… giocando contro nessuno è facile vincere!” perché per arrivarci bisogna prima guadagnarsi il trofeo più ambito in Europa: la Champions. Cosa che voi da più di 40 anni non sapete più cosa significa!).

Lei vergognosamente ieri ha parlato della Roma, sempre dicendo che quest’anno finirà la stagione senza trofei, con una rosa piena di giocatori che lei stesso avrebbe voluto avere.

Scusi signor Mourinho… ma forse si dimentica di un certo Amantino Mancini, che dopo una stagione con tutto rispetto con la squadra giallorossa, lei ha portato a Milano a farlo marcire in tribuna o al massimo in panchina… Panchina, quella giallorossa però, in cui siede un certo Spalletti, allenatore da cui, a mio parere, lei dovrebbe prendere un paio di lezioni sul calcio, sia quello in campo, che quello fuori.

Lei vergognosamente ieri ha parlato male della Juventus, dicendo che molti punti conquistati sono stati regalati dagli arbitri.

Scusi signor Mourinho… ma io la devo ringraziare per le risate che mi ha regalato con questa sua dichiarazione… cioè lo stesso che domani Silvio Berlusconi accusi il presidente spagnolo Zapatero di farsi leggi ad personam e di arricchirsi ulteriormente. ROBA DA PAZZI.

Come si dice in questi casi? Prima di guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, pensa alla trave che è nel tuo occhio.

Lei dice di essere vicino a Zenga, a Prandelli e a tutti gli allenatori che si sono visti rubati dei punti dalla Juve.

Io per solidarietà allora mi sento vicino a Spalletti, ad Ancellotti, a Mazzarri… e a tutti gli altri allenatori che si sono visti togliere punti dall’Inter.

Vede lei dice di trovarsi al centro di una violenza d’informazione… Che tutti stanno contro l’Inter e che parlano solo dei casi che l’hanno favorita. Forse sarà per la sua poco familiarità con la lingua italiana, ma lei non ha capito proprio un cazzo.

Nessuno ha mai messo in dubbio il primato dell’Inter e la forza di questa squadra… Si è solo parlati di partite che potevano andare in un'altra maniera, con risultati non a suo favore… Come si è parlati di Inter-Milan e di Inter-Roma… così si è parlati a suo tempo di Catania-Juve e Juve-Fiorentina… solo che i dibattiti sull’Inter, in quanto capolista, hanno avuto più spazio, come succedeva per la Juve ai tempi di Moggi. Questo è il calcio… questo è il mondo che lo circonda…

Piuttosto che stare li a blaterare inutilmente, pensi alla trasferta di Manchester e alle prossime di Campionato… Non vorrei che l’Inter quest’anno, con la rosa più forte del mondo… rimanesse senza trofei!

Un suo forte anti-sostenitore

Davide Francesco Fragapane

martedì 24 febbraio 2009

Aspettando il Manchester…

Io sono nata nel 1983 e chi conosce un po’ di storia calcistica saprà che non ho ancora visto la mia Inter vincere la tanto ambita Coppa dei Campioni, ma in compenso ho assistito a ogni genere di trionfo internazionale del Milan.
Mio padre, invece si, ma era talmente piccolo, in quel lontano 1965, che non ricorda nulla di quel momento felice! Un giorno però, avendo capito che avevo deciso di tifare Inter e che la mia fede cresceva sempre di più, si sentì in dovere di raccontarmi qualche triste episodio della Beneamata in Coppa dei Campioni. Mi disse: “Perché tu sappia cosa abbiamo già passato noi genitori interisti e perché voi giovani vi facciate forza per il futuro”.
Questa squadra è capace di tutto in fatto di eliminazioni precoci e da qui l’ironia degli altri tifosi sull’interista che il mercoledì sera è sempre libero per andare in pizzeria o al cinema.
In compenso nessuno in questi anni, ha imparato a sopravvivere alle pazzie della propria squadra e agli sfottò dei tifosi avversari, meglio dei tifosi interisti. La condizione del tifoso interista, col passare del tempo si è fatta drammatica: è diventato un fenomeno nazionale, un fenomeno sociale, è diventato oggetto di discussione non solo nei bar sport. E comunque il tifoso interista ci ha messo la fermezza, la perseveranza, l’amore e la fedeltà, nonostante tutto.
Quando uno accumula dentro questo tipo di vissuto è normale che partecipi con trasporto un tantino esagerato alle avventure della sua squadra nelle competizioni internazionali. E se la squadra va avanti e si avvicina ai quarti, le aspettative crescono, fino al punto di pensare che finalmente è l’anno buono!
Io credo che sia arrivato il momento di sfatare l’idea che essere interisti è brutto, l’Inter non è un mestiere, ma una questione di adesione completa, di fede, di divertimento autentico e sincero. Il mio è un amore folle, e siccome di chi si ama si deve amare tutto, dell’Inter amo pure i suoi difetti….
E comunque si sa, il calcio è così strano e la palla così rotonda, che finché c’è vita c’è speranza. L’importante è mantenere i nervi saldi e meditare quotidianamente sulla precarietà dell’esistenza: siamo appesi a un filo e l’eliminazione può arrivare per tutti in qualsiasi momento...

Forza ragazzi!
Giovanna Iacono

lunedì 16 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 24°a giornata)

IL PUNTO BIANCONERO:
"La fortuna aiuta gli audaci... e chi gli da una MANO"
C'erano una volta i derby di Milano... quelli che non importava la posizione in classifica delle rispettive squadre... ed il risultato lo faceva chi ci credeva di più... C'erano una volta i pazzi derby dove i risultati venivano stracambiati in pochi istanti... c'erano una volta quei derby dove le bastonate erano poi difficili da digerire... c'erano quei derby... Ieri c'è stata solo l'Inter.
Vittoria meritata quella nerazzurraper la superiorità mostrata in campo... vittoria macchiata però dal gol di Adriano, che con una mano raddrizza la traiettoria del suo colpo di testa e spiana la strada alla vittoria nerazzurra. Gol assolutamente da non convalidare, ma stavolta la dea bentata aiuta Mourinho.
Nel Milan si vede solo Ronaldinho, che costruisce e crea il gol di Pato e tutte le azioni rossonere. Ma l'assenza di Kakà si sente e come. (Peccato che il duo brasiliano non riesca a lavorare bene assieme!).
Inter a + 9 dai bianconeri fermati in casa dalla Samp-Sfortuna-Doria.
90 minuti di completo dominio juventino, che si trovano già a rimontare dopo 10 minuti il gol dell'1 a 0 siglato da Pazzini, magicamente servito da Mago Antonio Cassano, che con il palo scheggiato nel secondo tempo, crea le uniche due azioni doriane di tutta la partita.
Su 15 vere occasioni gol create dalla Juve, il risultato è di un solo gol, quello di Amauri, accompagnato da 4 legni, due a testa per Nedved e Del Piero.
Juve 1 - Cassano & dea Fortuna 1.
Campionato a quanto pare chiuso. Così i fari sono tutti puntati sulla lotta Champion. Genoa - Fiorentina, sotto una pioggia di gol, 3 dei liguri e 3 del rumeno, regalano le ultime emozioni a questo matto campionato.
La Roma cade a Bergamo sotto i colpi di un mai vecchio Cristiano Doni.

Quindi è davvero tutto finito? Scudetto già sotto i colori neroazzurri?
Io ci credo ancora... la speranza si sà... è l'ultima a morire.
Ci vediamo al Barbera
settore ospiti, fila 7 posto 13
Davide Francesco Fragapane

IL PUNTO NERAZZURRO:
"E se ne va… la Capolista se ne va…"
Cominciamo dalla brusca frenata in classifica della Signora che pareggia in casa con la Samp. E’ Pazzini a portare i suoi in vantaggio, ispirato da un brillante Cassano. Tre le traverse colpite da Nedved e da Del Piero. La porta avversaria era davvero avvolta dagli spettri? No, ha ragione Francesco Treseghè a dire che non c’è Juve senza Del Piero!!! Amauri non si fa intimorire dai fantasmi e mette dentro il gol del pareggio. Roma travolta in casa in sette minuti dall’Atalanta di Capelli e Doni, 3-0. A Genova i padroni di casa non conservano il vantaggio sulla Fiorentina che rimonta i tre gol subiti. Ma al Mutu show segue il dramma fuori dallo stadio e ancora una volta una giornata sportiva rischia di trasformarsi in tragedia. Il tifoso genoano travolto dal pullman dei viola, fortunatamente, è fuori pericolo. E’ crisi profonda per il Napoli che pareggia in casa con il Bologna ed esce dal campo di gioco accompagnato dai fischi del San Paolo. Finiscono in parità anche Siena-Udinese, Lazio-Torino e le gare disputate dalle siciliane: il Palermo si fa notare solo in un occasione con Cavani e il Catania di Zenga è beffato un’altra volta in extremis. Ancora una volta bene il Cagliari che batte il Lecce per 2-0.

E adesso lasciatemelo dire che non ce n’è per nessuno. Chi parlava di rimonte e agganci, ha dovuto ricredersi di fronte alla superbia dell’Inter. E’ stato un super derby quello disputato ieri a S. Siro. Inter che si fa notare da subito con Stankovic, ma il miracolo di Ambrosini, salva la porta milanista. E’ l’Imperatore Adriano a siglare l’1-0 e Abbiati è costretto ad inchinarsi al suo cospetto. Un guizzo di Stankovic, porta l’Inter al 2-0. Nella ripresa si infiamma il derby: Ronaldinho si fa notare come al solito, bello il suo doppio passo, ma non riesce a concedere ai tifosi nessun giro di samba; una distrazione della difesa interista porta Pato a siglare il 2-1. Sarà colpa del gol annullato per fuori gioco a Pippo Inzaghi, del muro alzato da Mourinho con Burdisso, Vieira e Maxwell e delle prodezze di Julio Cesar… Sarà! Ma il Milan non riesce ad agganciare i cugini. Mourinho dimostra di sapere il fatto suo e i suoi dimostrano la loro superiorità. Intanto l’Inter guarda dall’alto della classifica la Signora e i Cugini milanesi. Lo scudetto è prenotato… C'è grande attesa per la sfida con il Manchester… Che l’anima di Facchetti ci assista ancora una volta!

Dalla Capolista è tutto.

Giovanna Iacono

lunedì 9 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 23°a giornata)
IL PUNTO BIANCONERO:
"A Porte Chiuse"
Ventritreesima giornata all'insegna dei numeri 1.
Il numero 1 è quello sulla maglia di Sebastian Frey, che con una serie di interventi decisivi, lascia inviolata la porta viola, permettendo così alla squadra di Prandelli di ottenere un importante vittoria contro una Lazio, che certamente avrebbe meritato molto di più. Il gol di Gilardino e le prodezze di Frey portano così la Fiorentina ad agguantare il 4°posto.
Il numero 1 è quello sulla maglia di Super Gigi Buffon, che finalmente dopo un lungo stop ritorna a volare tra i pali bianconeri. Alle magie del portierone nazionale si uniscono i gol di Iaquinta e Poulsen a confezionare il 2 a 1 finale sul Catania. Una trasferta molto sudata quella dei bianconeri, che riescono a portare a casa i tre punti dopo aver giocato quasi tutta la partita in 10, dopo l'espulsione di Vincenzo Iaquinta, che in soli 120 seconti raccoglie 2 gialli, il primo per l'esultanza dopo aver segnato il gol dell'1 a 0 juventino, il secondo per un giudizio abbastanza duro dell'arbitro Morganti per un suo fallo a metà campo. Il pareggio del Catania arriva 40 minuti dopo il vantaggio degli ospiti e a siglarlo ci pensa Morimoto. Passano altri 40 minuti e a portare ad una ormai inaspettata vittoria ci pensa Poulsen, che approfitta della torre di Amauri e del liscio di Terlisci... ops... scusate... Terlizzi, e infila la palla nella porta dei padroni di casa.
Catania che in fin dei conti ha molto da recriminare: oltre ad una sconfitta non meritata c'è anche da aggiungere un fallo di mano di Marchionni in area bianconera sul punteggio dell'1 a 1.
Juve che invece si riprende il 2°posto, dopo lo stop del Milan in casa contro la Reggina.
Male il Genoa, che si presenta irriconoscibile all'Olimpico di Roma e torna a casa con tre sberle giallorosse, senza più il quarto posto e con una quinta posizione a pari punti della sua stessa "omicida" Roma.
Nel posticipo il Palermo si impone in casa sul Napoli, che dopo essere stata cacciata dalla zona Champions, adesso è fuori pure dalla lotta per la zona Uefa.
Una giornata per la terna arbitrale tuttosommato non male. Oltre agli errori sul campo del Catania, c'è però anche da ricordare un gol regolare annullato a Seedorf nell'anticipo di sabato.

Ma si sa che il calcio è umano...
Come ci INCANTIAMO davanti le magie di questi "esseri umani", che con un pallone ci fanno gioire...
Così ci INCA...ZZIAMO davanti agli errori di questi "esseri umani", che con un fischietto macchiano qualsiasi vittoria.
Il pallone gira... il fischietto pure...
ditelo a Mourinho... che forse si sta accorgento solo adesso di essere in Italia...
Aspettando il derby di Milano
Davide Francesco Fragapane

martedì 3 febbraio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 22°a giornata)
IL PUNTO BIANCONERO:
"Chi di Kakà ferisce... di Kakà perisce"
Wanted! Cercasi disperatamente la difesa della Juventus, dispersasi sabato sera nel gelo dell'Olimpico di Torino.
Alcuni spettatori dichiarano di averla vista scendere in campo e di averla poi persa di vista dopo il fischio d'inizio dell'arbitro. In caso di ritrovamento segnalare la sua presenza ai giocatori del Cagliari: Biondini, Jedà e Matri, i quali ringraziano fortemente per la libertà loro concessa nelle occasioni in cui sono andati a rete.
Così l'unica meraviglia regalata dal sabato sportivo è la perla di Quagliarella cucita al San Paolo, contro un Napoli che ormai sembra aver perso il gusto della vittoria anche all'interno delle proprie mura.
Arriva la domenica e i nemici interisti sentono il profumo del tricolore ancora più vicino, aspettando il Torino in casa, si vedono già a più nove a scrivere la parola fine a questo matto campionato: il Torino invece c'è, l'Inter no. Un super Sereni da una parte, e un divertente Quaresma dall'altra, contribuiscono all'1 a 1 finale. Pareggio che rincuora gli animi juventini, e non solo.
Nel posticipo, il Milan sempre più brasiliano, di Kakà e Pato, surclassano con un secco 3 a 0 la Lazio e scavalcano la Juve, accorciando il distacco dalla capolista Inter a -6.
Molla la Roma la rincorsa al 4° posto, sempre più consolidato dal Genoa di Gasperini. Bene la Fiorentina, che ritrovando Mutu, ritrova il gioco, i gol e la vittoria.
Mutu, Milito, Ibrahimovic, Pato, Kakà, Del Piero e Totti... a voi la parola finale!
... e l'uomo da 28 milioni di euro?
La trivela di Quaresma, che ha regalato tante gioie ai tifosi interisti, andrà a divertire il pubblico del Stamford Bridge, e ce lo ritroveremo noi agli ottavi di Champions... sapendo come è andata a finire agli ex "falliti" dell'Inter... ho già paura!
Quaresma a parte, la squadra di Mourinho non mollerà tanto facilmente. Potete scommetterci! (ops!... meglio non parlare di scommesse!)
da -7 questo è tutto
Davide Francesco Fragapane
(Treseghè)
IL PUNTO NERAZZURRO:
"Matriii" chi Juve!!!!!!!!!!!!

Da giornate come queste ti aspetti due successi facili di Inter e Juve e magari un passo falso del Milan. Ti aspetti che la Juve con il ritorno di "Alex" ne fà 5 al Cagliari, perché con Alex "è tutta n'antra cosa" (propio come dicono i Belgitani). Ti aspetti che Ibra alla sua 100 in A segni e faccia vincere l'inter. Ma il calcio è strano, ed è proprio da queste giornate che capisci quanto sia bello, emozionante e con nulla di scontato... certo tutto questo da quando non c'è Moggi!

Emozionante come l'Inter, la Pazza Inter. Nella domenica del possibile allungo si ferma di fronte ad un ottimo Torino, anzi ad un ottimo Sereni! La squadra di "Mou" attacca per quasi tutta la partita trovando si la porta, ma anche il portiere granata. Novanta minuti da cardiopalma, ma alla fine il Torino riesce a portare a casa un pareggio preziosissimo e ahimè l'Inter allunga a +7. Nonostante il pareggio i nerazzurri fanno vedere un ottimo calcio, come in ogni partita... si perché anche se noi tifosi interisti non ce ne accorgiamo, ogni partita è uno spettacolo. Provate a fare la differenza con una squadra a caso, per esempio... LA JUVE. Mi fanno simpatia quei tifosi bianconeri che vedendo o un tacco o un passaggio di Del Piero lo innalzano a "Poeta" e lo vantano per settimane intere. Un tifoso interista non bada a queste cose (sbagliando), perché se si deve mettere a elencare le magie di Ibra, le cavalcate di Maicon, le incursioni di capitan Zanetti, i recuperi lampo di Cordoba ecc... non finisce più. Oppure quei tifosi bianconeri che all'indomani della "vergognosa" prova contro il Cagliari cosa fanno??? Hanno il coraggio di criticare Quaresma e la sua "trivela", oppure esultare al gol di Bianchi, come se sabato è già dimenticato, come se l'inter non fosse più a -7, come se si trovassero al 2° posto... si dimenticavo, il Milan vincendo all'Olimpico scavalca la Juve. Ma soprattutto adoro quelli che, dopo la prova di maturità dimostrata sabato, sono convinti che gli ottavi di finale di Champions saranno una passeggiata... contro il Chelsea di Quaresma!... un Esame di Coscienza a volte non fa male...

Con Affetto
Davide Miccichè

giovedì 29 gennaio 2009

Il Punto d'In - Contro
(della 21°a Giornata)


La parte più bella del calcio?....I diverbi tra tifosi amici-nemici all'indomani della giornata di campionato!!!
Così è nata questa nuova rubrica "Il Punto d'In - contro", dove, all'indomani delle partite di campionato, due tifosi di squadre storicamente nemiche, Inter e Juve, diranno la loro mettendo in risalto il propio punto di vista riguardo la giornata di campionato appena svolta.
Parole dettate dal cuore nerazzurro saranno quelle di Davide Miccichè, mentre la voce bianconera spetterà (...e nn solo x il soprannome) a Davide Francesco Fragapane (..Detto Treseghè...).
Divertitevi e divertiamoci tutti...
Parola alla Capolista...

IL PUNTO NERAZZURRO:
"COLPO GROSSO"
I sogni diventano realtà o i sogni son desideri??
Direi decisamente la seconda,perchè l'ultimo turno infrasettimanale del campionato 2008-09 ha regalato non poche sorprese.
L'inizio del nuovo anno aveva portato buoni propositi per i Bianconeri e i Rossoneri, meno all'inter che con il pareggio interno con il Cagliari e la drastica sconfitta di Bergamo aveva riacceso le voglie di mezza Italia... ma si sà che le cose ritornano sempre al loro posto.
Ed eccoci qui a commentare questo pazzo mercoledì...
L'Inter scende in Sicilia, nella nostra amata Sicilia, con il "Mal Di Testa", ma alla fine il mal di testa lo fa venire alle avversarie.
Una squadra cinica, in 10 per quasi 60 minuti di gioco, espugna il "Massimino". Un'Inter che sa soffrire e ritrova il gusto di vincere con sacrificio e classe, non per niente i 2 gol arrivano da Stankovic e dal "Genio" Zlatan Ibrahimovic, uno il simbolo del correre e non fermarsi mai e l'altro della fantasia e del saper colpire al momento giusto. Una vittoria importantissima che da morale e soprattutto tranquillità,tradotta con +6 e +8.
Si perchè quando meno te l'aspetti arriva il suicidio della Juve a Udine. Una squadra senza idee e fantasia subisce un 2-1 indiscutibile da un Udinese che in casa non vinceva da 11 turni, precisamente dal 26 ottobre , Udinese -Roma 3-1. Onore all'Udinese che gioca la partita perfetta , non alla juve che con l'assenza di Del Piero ha dimostrato l'importanza del capitano in campo, non c'è Giovinco che tenga...
Allora fatemi pensare un attimo, non è solo l'inter che è IBRADIPENDENTE...
(anche se la capolista aveva smentito contro la Samp di saper vincere senza "ibracadabra"...) ...prima di criticare, RIFLETTETE, cari amici Juventini...
A Milano, il Milan si ferma di fronte ad un ottimo Genoa che aspetta e punisce con il "Principe" Milito. Un ottimo primo tempo dei rossoneri, due traverse di Pirlo e un gol fantastico dello "SpiceBoy" non sono bastati a portare a casa i 3 punti. Grande Genoa che consolida il 4 posto, mentre consiglio al Milan di smettere di guardare avanti e di iniziare a guardarsi allle spalle... non penso che i tifosi milanisti il prossimo anno vorrebbe guardare le partite di nuovo il giovedì!!!
Con Affetto
Davide Miccihè

IL PUNTO BIANCONERO:
"PER QUELLI CHE A CENA MANGIANO PANI SCURDATU"
Dicono che "Historia magistra vitae"... dicono che l'esperienza è la madre di tutti i beni... dicono che chi si scotta la prima volta saprà ravvedersi una seconda volta...
Dicevano... una volta... quando ancora il calcio non esisteva... o più semplicemente fino a quel 1908, anno in cui iniziò a dare i primi calci ad un pallone l'appena nata seconda squadra di Milano, l'Internazionale Footbal Club, successivamente abbreviata in "F.C. Inter".
Non basta dunque il ricordo del 5 maggio 2002, quando la Juve le strappò in quell'ultima giornata di campionato il tricolore dal petto dopo un recupero che sapeva un pò di "mission impossible"... Non basta lo scudetto vinto lo scorso anno nei minuti finali quando invece credevano di averlo in tasca già dal girone d'andata... Non basta risentire quell'inno che in due parole le riassume tutta la storia: "Pazza Inter". Non è bastata nemmeno la sfuriata di Mourinho.
Ma infondo cosa ci vuole a comportarsi da recidivi davanti alla Vecchia Signora?!
Cosa importa se quei nomi: "Buffon-Del Piero-Camoranesi-Trezequet-Nedved" sono gli stessi che abbiamo letto sulle maglie della Juve nella serie cadetta...
Cosa importa se Legrottaglie e Chiellini, in quell'anno infernale della serie B, guardavano la partita dalla panchina, e ora si sono trasformati in titolari inamovibili del Paradiso della serie A?
Cosa importa se il signor David Trezeguet, e ripeto "David Trezeguet", finora infortunato lo rivedremo in campo dall'inizio solo dalla prossima partita?...
... E se magari scherzi sul fatto che loro siano "Ibradipendenti" ti rispondono che noi senza Alex non andiamo da nessuna parte... E beh!... se permettete stiamo parlando di Alex Del Piero... mi vanto nel dire che "non c'è Juve senza Del Piero... come non c'è Del Piero senza Juve"... (voi potete vantarvi di dire lo stesso con Ibra?)...
Che aggiungere poi? Complimenti al Milan per Beckam (Silvio lo vedi che sei in gamba come presidente di Club... perchè non ti ritiri dalla politica e ti dedichi esclusivamente al calcio? i soldi non ti dovrebbero mancare... ma se vuoi possiamo organizzare una colletta e ti manteniamo noi!)... complimenti alla ritrovata Roma... complimenti al Bologna di Mihajlovic... Grazie al "Principe Milito"... Ah! Già... dimenticavo... la mia Juve... Va bè dai... dopo l'Inter di Bergamo ecco la Juve di Udine!...
Aspettate un momento... ma la Juve di Udine non è stata quella di quel pomeriggio del 5 maggio 2002?!
... dicono che il destino sappia giocare brutti scherzi...
Niente di personale
Davide Francesco Fragapane
(Treseghè)



lunedì 26 gennaio 2009

CAMPIOMATTO!!!!

Credo che il 90 % dei "juventini"stasera abbia visto la gara più attesa della 1°a giornata di ritorno del campionato di Serie A,INTER-SAMPDORIA.Ma andiamo con ordine.......
Sabato sera,JUVENTUS-FIORENTINA, gara estremamente importante per la squadra più vittoriosa d' Italia,perchè, la "Vecchia Signora", sà che ottenere i 3 punti significa agganciare dopo 3 anni i rivali di sempre,l'inter.All'appuntamento i Bianconeri si fanno trovare pronti,il "Poeta" Alex Del Piero scrive una poesia liberando Marchisio che segna il gol partita.
Che Del Piero fosse un Poeta non lo sapevo,infatti ringrazio Fabio Caressa della notizia,ma che di poeta in campo non era il solo lo sapevo e come.....infatti Saccani oltre a non fischiare un rigore netto alla fiorentina, non contento le annulla anche un gol regolare.Tutto ciò mi rende felice perchè gli amici juventini non hanno fatto altro che parlare del fuorigioco millimetrico di Samuel che ha permesso all'inter di approdare alle semifinali di Coppa Italia.Ecco accontentati......cosi non parla più nessuno.
Un avvenimento simile era accaduto in Siena-Inter 1-2......un gol irregolare di Maicon scatena il putiferio,come va a finire????il giorno dopo la Juve a Bergamo passa in vantaggio con un gol irregolare....
Per una notte la juve sale al primo posto con l'inter aspettando il posticipo.
Inter-Sampdoria non è stata una partita brillante.I ragazzi Di Mourinho passano 1-0 grazie all'Imperatore Adriano e ad uno scatenatissimo Maicon.Una partita non bella da vedere ma giocata più con il cuore che con le gambe.Ma quello che conta è che l'Inter ritorna in vetta, mi dispiace per chi aveva creduto in tale sogno......in fondo crederci è lecito.
Che l'Inter dopo la sosta natalizia non è più qualla di prima lo hanno capito tutti,infatti la Juve affamata come non mai ha rosicato 3 punti pesantissimi.Quello che preoccupa non è tanto la Juve a 3 punti,ma bensì il Manchester tra meno di un mese, perchè la Champions è la Champions....magari lo vince la juve lo scudetto che ne ha bisogno....o magari il milan che oggi battendo un Bologna in 10 ha pretese forti.
Aldilà di Inter e Juve una bella risposta al calcio è stata data da Kakà che con una doppietta fà rimpiangere i sogni degli Sceicchi del Manchester City....Fortunatamente nel calcio non esistono solo i soldi.Da interista mi congratulo con questo giocatore,e fidatevi non è facile per un Malato di Inter fare i complimenti ad un giocatore del Milan,figuratevi della Juve........
Con Affetto.......Davide...

mercoledì 21 gennaio 2009

A cuor non si comanda...

E' finita? A quanto pare sembrerebbe proprio di si...
certo il finale non è stato quello che tutti si aspettavano... ma la telenovela Kakà-Manchester City, nonostante il "si" della società, a chiudere le porte allo sceicco neo proprietario della società sportiva inglese è stato proprio il calciatore brasiliano.
L'ingaggio stellare offerto al giovane calciatore del Milan, non è bastato a comprare la sua fede verso quei colori rossoneri che lo hanno visto crescere e che lo hanno portato alla conquista di trofei di tutto rispetto quali sono Champions League e Coppa del Mondo per Club, senza dimenticare il Pallone d'Oro ricevuto nel 2007.
Da juventino quale sono, il dispiacere e la paura di avere ancora un avversario di tale livello nel mio stesso campionato, non riescono ad oscurare la mia personale felicità per le decioni da lui prese ( non solo perchè fa parte della mia rosa del fantacalcio! ).
Finalmente nel mondo sportivo, dove il verde dei soldi finora ha avuto più spazio di qualsiasi altro valore, si inizia a vedere un pò più di rispetto verso la maglia, verso il club, e verso quei tifosi che danno anima e fede, e senza i quali tutto questo bel mondo sportivo non potrebbe nemmeno girare.
Onore a Kakà...
Con Affetto Francesco Treseghè